(ANSA) – CARACAS, 27 AGO – Nel contesto della grave crisi istituzionale apertasi con la controversa rielezione alla presidenza del Venezuela fino al 2031, Nicolas Maduro ha deciso di "rafforzare" la sua leadership circondandosi di falchi e fedelissimi. Questo, a detta dello stesso Maduro, il senso del profondo rimpasto di governo annunciato oggi e soprattutto della nomina del numero due del Partito socialista unito (Psuv), Diosdado Cabello, alla guida del ministero del Potere Popolare, Interni, Giustizia e Pace. "Diosdado porta fortuna, sà molto di pace e sà molto di giustizia" ha affermato il leader chavista con cinica ironia annunciandone la nomina. E’ che il numero due del Psuv ha fama di essere implacabile con gli avversari e in particolare con i dissidenti. Una caratteristica questa, perfettamente raffigurata dalla clava gigante con la quale Cabello si fa ritrarre nel suo programma televisivo "Dando mazzate" (‘Con la maza dando’), da dove suole additare e minacciare quanto oppositore osi contrapporsi al governo bolivariano. Una volta insediato alla guida del ministero degli Interni, Cabello avrà il pieno controllo su una buona fetta dell’apparato repressivo e di sorveglianza del governo, fatta eccezione per le Forze Armate. Da lui dipenderanno infatti la Polizia Nazionale Bolivariana (Pnb), il Corpo di investigazioni scientifiche, penali e criminali (Cipc), il Servizio amministrativo di identificazione migratoria (Saime) che emette passaporti e documenti d’identità, e il Servizio autonomo dei registri notariali. (ANSA).