(ANSA) – MILANO, 26 AGO – Il governo di Khalifa Haftar che controlla l’est della Libia ha annunciato lo stop alla produzione e all’export di petrolio come risposta al tentativo del governo di unità nazionale che regna su Tripoli e sul nord-ovest del Paese di sostituire il governatore della Banca centrale. Lo afferma il governo di Haftar in un post su Facebook, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg. Nei giorni scorsi il Consiglio presidenziale di Tripoli aveva annunciato la sostituzione del governatore Al-Siddiq Al-Kabir e del board della banca, richiesta che Al-Kabir aveva però rispedito al mittente. Nei giorni scorsi il Consiglio presidenziale di Tripoli aveva annunciato la sostituzione del governatore Al-Siddiq Al-Kabir e del board della banca, richiesta che Al-Kabir aveva però rispedito al mittente, chiedendo una decisione comune tra l’Alto consiglio di Stato di Tripoli e la Camera dei Rappresentanti di Bengasi. Intanto la confusione a Tripoli sulla conduzione della Cbl continua. Il Consiglio presidenziale ha nominato oggi il vice governatore Abdul Fattah Abdel Ghaffar governatore ad interim della Banca centrale della Libia, che si occuperà di tutti i compiti e degli accordi finanziari fino a nuovo avviso. "A causa dei ripetuti attacchi di gruppi fuorilegge, con l’istigazione e l’assistenza dell’usurpato Consiglio presidenziale, allo scopo di controllare illegalmente la più importante istituzione finanziaria del Paese, che è la Banca Centrale della Libia, ignorando tutte le decisioni e le leggi emanate dalla Camera dei Rappresentanti e dal Consiglio di Stato, nonché la legislazione finanziaria dello Stato, ignorando quanto emesso dalla magistratura in merito alla sospensione delle decisioni errate perché rappresentano una palese e chiara usurpazione di potere" il governo di Bengasi "dichiara lo stato di forza maggiore su tutti i giacimenti petroliferi, porti, istituzioni e installazioni, e blocca la produzione e l’esportazione di petrolio fino a quando ulteriore avviso e invita tutte le autorità competenti affiliate al governo libico, ciascuna secondo la propria posizione e responsabilità, a mettere in pratica la questione con urgenza", si legge nel comunicato. (ANSA).