(ANSA) – TOKYO, 26 AGO – Garantire la sicurezza nella regione dell’Indo-Pacifico per salvaguardare gli interessi dell’Italia in un’area strategica del globo. È il messaggio del ministro della Difesa Guido Corsetto, in visita a Tokyo in occasione dell’arrivo del veliero Amerigo Vespucci e della apertura del Villaggio Italia. "Oltre al Vespucci c’è la portaerei italiana Cavour, con a bordo aerei sia dell’Aeronautica che della Marina Militare italiana, c’è una fregata italiana, l’Alpino, c’è il Monteccucoli", ha ribadito in un punto stampa con i media locali. "C’è un intero sistema della Marina italiana che sta facendo esercitazioni nell’Indo-Pacifico, le ha fatte prima in Australia, adesso in Giappone, proprio per dimostrare quanto per l’Italia sia importante dal punto di vista della difesa e della sicurezza l’Indo-Pacifico, e quanto queste si possano mantenere, così come la pace, solo con la collaborazione tra grandi nazioni. E quindi la cooperazione tra le nazioni occidentali, tra Italia e Giappone in questo caso, sono fondamentali perché sono elementi per garantire la pace e la sicurezza nel mondo. E l’Indo-Pacifico è considerata vitale anche per l’Italia perché noi siamo il quarto Paese esportatore al mondo e molta della nostra ricchezza passa attraverso i commerci marittimi. E renderla sicura cooperando con il Giappone è un obiettivo che ci siamo posti, non per oggi, non per quest’anno, ma per i prossimi decenni". Nella stessa direzione va l’auspicata continuazione dell’accordo a tre con Tokyo e la Gran Bretagna sul Gcap, per lo sviluppo del jet di sesta direzione, sul quale si sono sollevate nubi all’indomani della vittoria dei laburisti. "Ci sono delle decisioni che vengono prese dalle nazioni e non dai governi e quindi non variano con il cambio del governo", ha detto il ministro all’ANSA. "Ed è quello che ci è stato riferito nella mia visita e del ministro giapponese a Londra subito dopo l’insediamento del nuovo governo. Ci sarà una revisione di tutta la spesa della difesa ma non dovrebbe riguardare decisioni strategiche come quello del Gcap, perché è una scelta oltre alla difesa che riguarda tecnologia e industria" (ANSA).