(ANSA) – ROMA, 24 AGO – "Il nonno malato della Piazza Rossa" non detterà agli ucraini le sue "linee rosse": lo ha detto in un videomessaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendosi al presidente russo Vladimir Putin, nel giorno del 33mo anniversario della dichiarazione di indipendenza del Paese. Lo riporta Rbc-Ucraina. Il videomessaggio è stato registrato dalla regione di Sumy, vicino al fiume Psel a pochi chilometri dal confine con la Russia. "Novecentotredici giorni fa, anche attraverso la regione di Sumy, la Russia è entrata in guerra contro di noi. Ha violato non solo i confini sovrani, ma anche i limiti della crudeltà e del buon senso. Cercando infinitamente una cosa: distruggerci", ha affermato Zelensky. "E ciò che il nemico ha portato nella nostra terra ora è tornato a casa sua. E chi voleva trasformare la nostra terra in una zona cuscinetto dovrebbe riflettere affinché il Paese non diventi una federazione cuscinetto", ha proseguito. Il capo dello Stato ha sottolineato che i russi devono sapere che prima o poi la risposta ucraina arriverà in ogni punto della Federazione Russa che rappresenta una minaccia per la vita dello Stato e del popolo ucraini. "A tutto il nostro popolo che preferirebbe non conoscere mai nella sua vita i nomi di questi luoghi maledetti: ‘Savasleika’, ‘Olenya’, ‘Engels’. Ma, purtroppo, gli ucraini li conoscono. Pertanto, anche il nostro nemico saprà cos’è la punizione in stile ucraino", ha aggiunto. Zelensky ha poi sottolineato che la Russia non detterà le sue linee rosse agli ucraini, poiché l’Ucraina sceglie la propria strada. "Gli occhi sbiaditi dei loro capi percepiscono il mondo intero come una zona grigia. Ma noi non permetteremo che si trasformi in una zona grigia la terra dove di diritto dovrebbe esserci una bandiera blu e gialla. Non sarà il nonno malato della Piazza Rossa, che minaccia costantemente tutti con un bottone rosso, a dettarci le sue linee rosse. Solo l’Ucraina e gli ucraini stabiliranno da soli come vivere, quale strada seguire e quale scelta fare, perché è così che funziona l’indipendenza". (ANSA).