(ANSA) – RIMINI, 23 AGO – "Durante l’Impero romano non si diventava cittadini romani d’emblée, ma per amore, per quello che rappresentava Roma all’epoca. Noi crediamo che uno possa diventare cittadino semplicemente con un percorso in cui possa dimostrare l’amore per questa terra, non c’è niente di male. Si diventa cittadini italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei Paesi del mondo". Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel punto stampa al Meeting di Rimini. "Le contaminazioni culturali – ha aggiunto – ci devono essere. E dobbiamo avere solamente una capacità: quella di non immaginare che per essere contaminati bisogna rinunciare alla propria identità. Noi siamo un’identità forte, costruita nei secoli, consapevoli di quello che valiamo, ci apriamo al mondo, ci confrontiamo con il mondo in un quadro di universalismo che riconosciamo nella nostra religione portante. Anche chi non crede deve sapere che il cristianesimo è alla base di quello che noi siamo e del rispetto che dobbiamo agli altri, ma che dobbiamo anche pretendere dagli altri". "Crediamo che le regole che esistono – ha concluso – siano delle regole importanti, forti, ma che permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza, di potersi rapportare con gli altri senza dover fare delle scelte che invece possono pregiudicare questo tipo di aspetto e valore". (ANSA).