Alessandro Rapinese è diventato sindaco di Como battendo sia il centrodestra, sia il centrosinistra, che ora quindi siedono all’opposizione. Ma mentre con Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia il rapporto è improntato alla normale battaglia politica, la sensazione è che Rapinese e il Pd letteralmente non si sopportino.
Almeno questo è quanto emerge dai toni degli ultimi mesi, che sono andati ben oltre la dialettica politica: tra Rapinese e il Partito Democratico è guerra aperta. I dem affondano su ogni nervo scoperto del sindaco, il quale risponde senza risparmiare sul veleno. Basti ricordare, ad esempio, quando a marzo nella sala del consiglio comunale il sindaco Rapinese e l’esponente dem Luca Gaffuri si affrontarono in piedi a suon di urla.
L’ultimo scambio di cortesie risale ai giorni scorsi. Il Partito Democratico lunedì ha accusato il sindaco di aver le idee poco chiare sul futuro del cineteatro Politeama, chiudendo il comunicato stampa con una stoccata: “Attendiamo ansiosi le risposte del sindaco, che speriamo torni presto a esercitare il proprio ruolo di amministratore, in quanto, ultimamente, sembra diviso tra quello di agente immobiliare e quello di videomaker. Con battute e filmati, purtroppo, non si risolvono i problemi”.
Questo accadeva lunedì. Mercoledì sera, la risposta del sindaco Rapinese, con un post sulla sua pagina Facebook. Rapinese è andato a ripescare il programma elettorale del centrosinistra e di Mario Lucini del 2012, nel quale si indicava tra gli obiettivi il recupero del Politeama.
Il commento a corredo del post recita così: “Stando al programma elettorale che ha portato il PD alla vittoria nel 2012, entro il 2017 il Politeama sarebbe dovuto essere un problema risolto. Il PD ha risolto il problema Politeama? No. Considerato che il PD circa il Politeama ha già fallito, con che coraggio oggi pontifica?”. Il sindaco chiude con due hashtag: “Fanno pure gli spacconi”. E ancora: “Facce toste”.
Insomma, dai toni la questione sembra a volte scivoli quasi nello scontro personale, e non più solamente politico.