Meno di un mese al debutto casalingo in serie A per il Como, previsto per il 15 settembre e attesa per il responso sulla possibilità, per quella data, di disputare la partita al Sinigaglia. L’iter per completare i lavori e ottenere il via libera procede e Comune e società sono impegnati a garantire l’esordio dei lariani nello stadio cittadino. Al momento però non ci sono certezze e resta il rischio per gli azzurri di dover giocare al Bentegodi di Verona uno o più match.
“Non vedo l’ora di poter assistere alle partite dal mio posto in curva al Sinigaglia, ma non dico nulla finché non c’è la certezza effettiva sulla data della prima partita in casa – ribadisce il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – Stiamo lavorando in piena collaborazione con la società. Il Comune ha fatto tutto quello che doveva e il club sta procedendo con i lavori. C’è fiducia ma attendo notizie certe prima di fare ulteriori commenti”. La società conferma il clima di ottimismo, ma non rilascia al momento dichiarazioni sullo stadio.
Per l’inizio di settembre è già fissata una nuova riunione del comitato provinciale di vigilanza e quella potrebbe essere l’occasione per avere un quadro completo della situazione e certezze sull’agognato via libera all’utilizzo del Sinigaglia per le partite di serie A.
Come annunciato dal prefetto Andrea Polichetti intanto, si è chiusa positivamente l’annosa questione della convivenza tra stadio e idrovolanti. L’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, ha autorizzato una nuova traiettoria di decollo e atterraggio per gli idrovolanti, per evitare che passino sopra le torri faro del Sinigaglia. “L’annoso problema iniziato oltre 30 anni fa è stato risolto – ha spiegato a Etv Polichetti – I primi documenti sulla questione risalgono al 1989. Si è arrivati a questo risultato grazie alla proposta avanzata dall’Aero Club di Como, che è stata approvata da Enac”. Lo scorso gennaio erano stati effettuati i lavori per abbassare le torri faro e limitare così l’interferenza con gli idrovolanti, ma la questione non era comunque definitivamente risolta. La novità sulla rotta metterebbe invece la parola fine al problema.
Tra i punti che saranno affrontati al tavolo di vigilanza il posizionamento delle telecamere di videosorveglianza per controllare lo stadio ma anche le vie limitrofe. Necessario poi il via libera alla nuova capienza, che dovrà essere di 10.584 posti, come da deroga concessa alle squadre neo promosse in A rispetto ai 12mila posti minimi previsti per il massimo campionato.