(ANSA) – PRATO, 14 AGO – "Escludiamo che nostro figlio si sia volontariamente gettato dal terzo piano di quel palazzo. Lavorava, era tranquillo non aveva nemici, né problemi. Stava bene, andava a lavorare. Non si è buttato da sé, non c’è nessun motivo per cui possa aver deciso di uccidersi". Così i genitori di Hu Lipeng, il 19enne trovato morto in una strada di Prato domenica sera tardi, all’avvocato Tiziano Veltri, cui hanno affidato l’incarico di seguire la vicenda. "Ci hanno svegliato nella notte per dirci che nostro figlio era morto – hanno riferito al legale in un incontro – Noi sapevamo che era andato a trovare questo amico e non avevamo nessun motivo di essere preoccupati, siamo distrutti". La procura di Prato ha aperto un fascicolo per omicidio volontario nei confronti di ignoti, che supera la prima ipotesi circolata lunedì mattina di un suicidio. Il padre ha 45 anni, la madre 39, parlano quasi solo cinese. Sono due operai tessili, come tanti immigrati della comunità orientale a Prato. Hu Lipeng aveva completato gli studi superiori a Prato, è italo-cinese di seconda generazione. Poi si era impiegato come cuoco in un ristorante di sushi in città. "Era contento del suo lavoro, era solare, sorrideva sempre", aggiungono i genitori. L’autopsia è stata effettuata ieri. Due i quesiti principali affidati al medico legale Luciana Sonnellini. Il pm ha chiesto di stabilire la causa della morte – ci sono traumi e lesioni di cui va ricostruita l’origine più esatta possibile – e di fare analisi tossicologiche rispetto a eventuali residui di alcol o droga riscontrabili. L’avvocato Veltri, per conto della famiglia, aspetta le relazioni degli inquirenti, non ha nominato un consulente perché confida nelle valutazioni del medico legale della procura. La famiglia aspetta il nulla osta per la cremazione della salma ma ci vorrà tempo. Le indagini dei carabinieri sono in pieno corso. (ANSA).