(ANSA) – RIMINI, 14 AGO – I furbetti della vacanza sono finiti nella rete della Guardia di Finanza di Rimini, che ha indagato 10 persone tra albergatori e imprenditorI del settore turistico, a vario titolo per associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Nei giorni scorsi i finanzieri, diretti dal comandante provinciale, colonnello Alessandro Coscarelli, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura di Rimini effettuando, con l’impiego di oltre 50 militari, 15 perquisizioni in tutta la provincia nei confronti di 7 degli indagati. Congelati valori mobiliari e immobiliari per oltre un milione di euro. Il sequestro ha riguardato, inoltre, società che gestiscono 7 note strutture alberghiere della riviera romagnola. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati e sottoposti a sequestro ingenti somme di denaro in contanti, orologi di lusso e gioielli. Tutta l’indagine ruota intorno ad una truffa per ottenere il "bonus vacanze", l’incentivo con lo scopo di sostenere il settore turistico colpito duramente nel periodo pandemico. (ANSA).