“Oggi possiamo dire: problema risolto grazie all’intervento della Regione”. E’ soddisfatto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che questa mattina assieme all’assessore all’Urbanistica, ha effettuato un sopralluogo alle paratie di Como in occasione della consegna dei lavori di manutenzione alle ditte vincitrici degli appalti banditi da Infrastrutture Lombarde.
Consegna che ha dato ufficialmente il via alle operazioni di sistemazione del lungolago comasco. Intervento chiuso per la fine di giugno. Il gruppo oggi è entrato nelle due aree di cantiere in zona Sant’Agostino e ai giardini a lago. Dove non è mancato qualche contrattempo: non si trovava la chiave per aprire. L’ingresso è avvenuto dopo aver creato un varco tra le barriere.
I primi interventi sono legati proprio all’area dei giardini: verrà rimosso il materiale accumulato e poi si lavorerà per riaprirla, adeguando i marciapiedi di Lungo Lario Trento e di Lungo Lario Trieste.
Parallelamente si procederà con la revisione della progettazione esecutiva per arrivare alla gara d’appalto entro fine anno. Non trapela ancora molto, al vaglio diverse soluzioni tecniche meno impattanti rispetto al passato.
“Promessa mantenuta – dice il governatore – a cinque mesi dall’assunzione diretta della responsabilità da parte di Regione Lombardia e dopo oltre cinquanta mesi dalla sospensione dei lavori, il cantiere delle paratie di Como riprende vita”. Secondo i piani i lavori – come detto – dovrebbero essere completati entro fine giugno. “Non è stato facile – evidenzia Maroni – ma era un dovere intervenire per ridare a Como, ai comaschi e a tutti i cittadini la fruibilità di questo straordinario lungolago. Sono molto soddisfatto e ringrazio l’assessore Beccalossi, Infrastrutture Lombarde e tutti i collaboratori per l’impegno che ci hanno messo. Da oggi si volta pagina definitivamente”.
“Il cronoprogramma annunciato lo scorso 25 gennaio – ha dichiarato l’assessore Beccalossi – non solo e’ stato rispettato, ma siamo riusciti ad aprire i lavori del cantiere in anticipo rispetto ai tempi dichiarati. Non si tratta di fare una gara, naturalmente, ma di dimostrare ai cittadini che hanno sopportato per tanto tempo gravi disagi, la serietà, l’impegno e la puntualità degli impegni presi da parte del presidente Maroni e di Regione Lombardia”.
W la campagna elettorale.
Una politica così concepita mi fa direttamente schifo.