L’ingresso della piscina di Muggiò pur recintato è stato probabilmente forzato e la porta è aperta: è semplice dunque poter accedere all’impianto sportivo chiuso dall’estate del 2019. Sempre nella zona dell’ingresso principale vetri rotti, scritte sui muri e sulle vetrate e ancora sporcizia con rifiuti di ogni genere. L’interno desolatamente vuoto per quello che una volta era un fiore all’occhiello dell’attività natatoria italiana.
La realtà, come detto, oggi è un’altra: la piscina è chiusa da cinque anni. E come ogni edificio abbandonato nella città di Como il rischio è che diventi un nuovo rifugio per senzatetto. Mentre l’area che ospitava un tempo il lunapark presenta dei varchi che la rendono facilmente accessibile.
Intanto per la riqualificazione dell’area di Muggiò è atteso per settembre un primo responso dalla Regione. Il progetto definitivo è arrivato e nei giorni scorsi è stato portato a Palazzo Lombardia.
“E’ un progetto molto importante sia dal punto di vista della spesa che dal punto di vista tecnico, cambierà il volto della città sia sotto l’aspetto urbanistico sia per i servizi” aveva spiegato il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, aggiungendo: “A settembre la Regione si esprimerà dato che si era fatta parte attiva di questo iter complesso”. Si parla, ovviamente degli aspetti economici e a quanto potrebbe ammontare il contributo.
Quel che è noto è che si tratta di una proposta ricevuta da Palazzo Cernezzi lo scorso 7 maggio – che sfiora i 40 milioni di euro – che arriva da un colosso nazionale dell’energia su cui la riservatezza è massima. Si tratta di un partenariato pubblico-privato che ha come oggetto la realizzazione, il finanziamento, la gestione, la manutenzione ordinaria e straordinaria di un nuovo centro natatorio e un nuovo palazzetto dello sport a Muggiò. Non viene ancora svelato di più perché il titolare del progetto – come detto – è un privato e al momento sembra non voler divulgare i dettagli. Quel poco che è trapelato fino ad ora sul progetto di riqualificazione è che sembra si possa parlare di più piscine e del palasport. Prevista poi una sostanziale riqualificazione urbanistica dell’area, comprensiva oltre che della realizzazione degli impianti sportivi, di parcheggio a raso e ottimizzazione della viabilità.