Inseriva in rete annunci di case vacanza in affitto e rifilava il classico “pacco”: intascava la caparra e poi spariva. Questa, almeno, è l’accusa. Una versione dei fatti confermata dai testimoni sfilati oggi davanti al giudice, al Tribunale di Como.
A processo per truffa un comasco 41enne. L’uomo è stato querelato per calunnia anche da una donna, il cui nome compariva nelle trattative con i clienti raggirati.
Gli episodi risalgono al 2011 e al 2012, ma il processo è entrato nel vivo in questi giorni. Oggi hanno testimoniato alcune persone che hanno risposto agli annunci on line e hanno perso i soldi della caparra, senza mai vedere la l’appartamento per le vacanze. In almeno due episodi, gli annunci per le case vacanza a Jesolo, sulla laguna veneta, sono stati pubblicati sul portare di annunci subito.it; sito che, ovviamente, non è in alcun modo coinvolto nella vicenda.
I contatti avvenivano sempre via mail. Il comasco forniva gli estremi di un conto corrente per farsi accreditare, tramite un bonifico, la cifra corrispondente alla caparra, che in alcuni casi superava i 500 euro.
I malacapitati, in base alle testimonianze rese oggi, non hanno visto né la casa vacanze, né i soldi della caparra. A volte nella trattativa compariva anche il nome della donna che sarebbe vittima della calunnia. “E’ mia moglie”, spiegava nelle mail il comasco.
Non è stata ancora pronunciata una sentenza nei confronti dell’uomo. Il processo è stato aggiornato al 19 settembre.