Battuta d’arresto per la Pallacanestro Cantù, sconfitta in trasferta a Torino per 87 a 76 a causa di una prima frazione assolutamente negativa.
“Innanzitutto mi sembra onesto riconoscere che la partita è sempre stata controllata meritatamente da Torino mentre noi siamo stati in difficoltà sin dall’inizio della gara – ha ammesso coach Carlo Recalcati nel finale – Non c’è bisogno di leggere le statistiche per avere un riscontro visivo del match. I nostri avversari sono riusciti a mettere sul campo un’energia che noi non abbiamo e probabilmente non riusciremo ad avere. Questa sera – aggiunge – era una sorta di test che doveva darci delle risposte per capire se potevamo guardare un po’ oltre oppure se era necessario rimanere con i piedi ben piantati per terra, convivendo con le nostre problematiche per tentare di raggiungere la salvezza”.
“Questa sera – ha aggiunto l’allenatore canturino – avremmo dovuto dimostrare maggiore maturità, quella di una squadra che sa convivere con i successi e con una vigilia di un’avversaria che si propone in difficoltà. Però questa è una cosa che si costruisce con il tempo e che distingue le formazioni che possono ambire a grandi vittorie da quelle che si devono accontentare. Dobbiamo essere realistici e severi con noi stessi e riconoscere che a questo livello non siamo ancora e che probabilmente – conclude – in questo campionato non ci arriveremo”.
“Dobbiamo comunque essere soddisfatti – ha concluso coach Recalcati – di ciò che abbiamo fatto nella rincorsa alla salvezza. Non siamo ancora matematicamente salvi, ma abbiamo buone possibilità e dobbiamo giocare le prossime gare per ottenere altri successi. Credo però che questa partita abbia detto che non siamo ancora pronti a essere una squadra che ambisce a conquistare i playoff”.