No al pagamento della Milano-Meda.
Il PD torna ad opporsi con forza al pedaggio nel tratto di superstrada tra Bovisio Masciago e Lentate sul Seveso utilizzato anche da moltissimi comaschi begli spostamenti con il capoluogo.
A Palazzo Lombardia si è insediato il primo tavolo regionale per discutere degli impatti territoriali della realizzazione della tratta B2 di Pedemontana, che andrà a inglobare parte della Milano-Meda. L’insediamento del tavolo arriva a poche settimane da una mozione presentata dal Partito Democratico della Lombardia con cui si chiedevano tutele e garanzie per cittadini e territorio.
“I tre temi fondamentali che sono emersi da questa prima riunione sono la gestione delle operazioni di cantierizzazione, l’avvio dei lavori con attenzione alla viabilità locale e il costo del pedaggio”, dichiara il consigliere regionale del, Angelo Orsenigo, a margine dell’insediamento del tavolo.
“Il tema più importante e più complesso da affrontare rimane quello della gratuità. Personalmente, ritengo che l’obiettivo finale debba essere l’esenzione totale da qualsiasi forma di pagamento per gli utenti – spiega. – Un pedaggio sarebbe tollerabile su una tratta di nuova realizzazione, ma far pagare a caro prezzo una strada gratuita da sempre è assurdo. Dall’incontro, però, la posizione della Regione Lombardia non è per nulla confortante in questo senso. – Dice ancora Orsenigo – Dagli esponenti della maggioranza e di Pedemontana, purtroppo, non sono arrivati dati precisi sul potenziale impatto dei pedaggi non pagati sul piano economico-finanziario. Piuttosto, abbiamo sentito dire dall’assessore alla partita, Claudia Terzi, che la gratuità difficilmente sarà ottenibile. Ma su questo punto non arretriamo”.
“Contrariamente a quanto visto finora, è positivo che amministratori locali e regionali abbiano finalmente iniziato un confronto. Auspico che il gruppo di lavoro possa mettere al centro il territorio e i cittadini senza stravolgere l’equilibrio attuale”, spiega, infine, il consigliere che ricorda come una prima stima indicherebbe un pedaggio tra i 4 e i 6 euro andata e ritorno. “Una cifra proibitiva per chi utilizza questo tratto di strada ogni giorno. Tra di loro ci sono tantissimi lavoratori e artigiani”, conclude Orsenigo. “La mia posizione e quella del Partito Democratico è chiara: una stangata del genere non è accettabile. I cittadini non sono un bancomat”.