(ANSA) – RIMINI, 01 AGO – Ci sarebbe del Dna maschile su alcuni oggetti che Pierina Paganelli aveva con sé la sera in cui è stata uccisa nel garage di via del Ciclamini. Si tratta di una quantità di Dna che i consulenti di parte hanno definito scarsissima, ma che sarebbe attribuibile ad un uomo. Ai laboratori dell’istituto di Genetica di Tor Vergata dove l’11 luglio scorso sono iniziati i test di laboratorio per estrarre il Dna dai vestiti e dalla borsa della 78enne, il codice genetico rivenuto non è stato ancora sequenziato e questo significa che non sono ancora a disposizione tutte le informazioni in esso contenute. Unico indagato, al momento in carcere a Rimini, Louis Dassilva, 34 anni senegalese. Il Dna maschile, anche se scarso, è stato rivenuto su una sola delle tracce campionate sulla gonna, sui frammenti dattiloscopici tamponati sul muro del garage dove Pierina Paganelli è stata uccisa, sul bisturi sequestrato in casa di Louis Dassilva, sugli occhiali e l’astuccio contenuti nella borsa della vittima e soprattutto sul tablet, dove vi sarebbero delle piccolissime tracce di sangue da sgocciolamento. Attraverso la procedura dell’amplificazione si produrranno frammenti di Dna che potranno essere comparati con quello di Dassilva. Poi i risultati entreranno a fare parte della relazione che sarà ammessa agli atti del processo nell’udienza conclusiva di incidente probatorio davanti al gip Cantarini il prossimo 11 ottobre. (ANSA).