“Non vogliamo aspettare fino a settembre. Vogliamo risposte precise in tempi più rapidi”: così il sindaco di Griante, Pietro Ortelli, il giorno dopo la riunione del tavolo di coordinamento sulla Variante della Tremezzina che ha visto la partecipazione a Villa Gallia a Como dei responsabili tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dei vertici di Anas e dei rappresentanti istituzionali del territorio.
Anas ieri ha fatto il punto sugli interventi in essere, che hanno subito dei rallentamenti a causa della presenza di arsenico e idrocarburi. A Griante, innesto nord della Variante, gli scavi in galleria sono fermi da mesi. Si sta procedendo soltanto con alcuni lavori collaterali.
“Si tratta di interventi che inizialmente avrebbero dovuto richiedere 3 mesi e che ora sono arrivati a 6 mesi, ma probabilmente i tempi si allungheranno ancora – dice il sindaco – Non si può andare avanti così. Bisogna prendere in mano la situazione, altrimenti non si arriva da nessuna parte. La gente deve sapere. Vogliamo delle risposte precise dal Ministero. Se non arriveranno, sono pronto a bloccare la strada. E se necessario, organizzeremo un’assemblea pubblica”. Nelle scorse settimana il sindaco di Griante aveva consegnato nelle mani del ministro Matteo Salvini, in occasione della festa della Lega a Lezzeno, una lettera con la richiesta di un incontro in Comune. “Non ho avuto ancora alcuna risposta – dice Ortelli – Positiva ieri la presenza al tavolo dei due rappresentanti del Ministero, che però hanno usato tante parole, ma non hanno dato alcuna certezza”.
Durante la riunione il sindaco Ortelli, collegato in videoconferenza, ha ottenuto comunque una piccola vittoria per il suo Comune. “Mi hanno assicurato che realizzeranno un passaggio pedonale davanti al cantiere – dice – Una richiesta che avevo fatto da tempo ma che non mi era mai stata accordata. Sono tanti, soprattutto stranieri, quelli che passano davanti all’area dei lavori e scavalcano i new jersey. Alcuni sono anche caduti. È una questione di sicurezza”.