(ANSA) – TRIESTE, 30 LUG – Bar e locali chiusi dalle 23.30 e bottiglie e lattine vietate dalle 22 in poi: sono le misure adottate dal Comune di Trieste in risposta a episodi di degrado e violenza registrati nella zona tra piazza del Perugino e piazza Garibaldi. L’ordinanza sarà valida dal primo agosto al 14 settembre, all’interno del perimetro formato da piazza Garibaldi, viale D’Annunzio, via Limitanea, via Donadoni, via Matteotti, via Manzoni e via Pascoli. La decisione del Comune ha origine da episodi di violenza che si sono verificati in prossimità di pubblici esercizi, esercizi commerciali ed artigianali e che hanno coinvolto diverse persone. "Ritenuto verosimile una recrudescenza dei possibili episodi di violenza, schiamazzi o di vere e proprie violenze – si legge in una nota – tali da rappresentare un grave pregiudizio al decoro e alla vivibilità urbana e da generare una diffusa percezione di degrado del territorio", il sindaco Roberto Dipiazza ordina per 45 giorni e nell’area indicata "la chiusura dei pubblici esercizi, delle attività commerciali con vendita di alimentari, dei distributori automatici di prodotti alimentari e delle attività artigianali per l’attività di vendita di prodotti alimentari alle 23.30, con divieto di riapertura sino alle 6". Inoltre dalla "22 alle 6 è fatto divieto a chiunque di detenere e consumare bevande di qualsiasi genere in bottiglie o contenitori di vetro ovvero in lattine di alluminio su area pubblica o privata a uso pubblico. E’ fatta salva la consegna a domicilio limitatamente al trasporto e la somministrazione da parte degli esercenti di bevande a favore di clienti che usufruiscano delle eventuali strutture fisse o mobili all’esterno dei pubblici esercizi nelle aree di pertinenza". Per chi non osservasse i nuovi divieti sono previste sanzioni amministrative fino a 3mila euro. (ANSA).