“La tassa sulla salute per lavoratori frontalieri è sbagliata e ingiusta. Abbiamo consegnato nelle mani del governatore Fontana oltre 1.100 firme di lavoratrici e lavoratori della sanità del nostro territorio”: lo annuncia il Segretario Generale della Uil Fpl del Lario e Brianza, Massimo Coppia.
“Chiediamo fortemente alla Regione quando i medici e il personale sanitario e socio-sanitario vedranno finalmente il riconoscimento dell’indennità di confine, il compenso aggiuntivo destinato ai lavoratori che operano nelle aree prossime alla Svizzera. Ci aspettiamo che questa indennità venga riconosciuta come promesso – dice Coppia -. Le risorse economiche per finanziare questa indennità ci sono e devono essere prese dai ristorni che la Svizzera versa annualmente ai comuni interessati. Inoltre, proponiamo l’istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES) per chi lavora e vive in prossimità del confine. Da anni chiediamo che questo includa una “Tax Pax”, ovvero una detassazione sugli stipendi dei lavoratori della sanità. La combinazione di queste due misure sarebbe sufficiente a fidelizzare il nostro personale. Oltre a ciò, è necessario un welfare regionale e territoriale che metta la casa al centro, con affitti calmierati. Se si vogliono reclutare professionisti nel settore sanitario, è fondamentale agire su questo fronte”.
Il sindacato chiede dunque alla Regione Lombardia un incontro per discutere di queste proposte.