(ANSA) – TRIESTE, 27 LUG – Il giudice monocratico del Tribunale di Trieste Alessio Tassan, accogliendo una richiesta specifica del pm Pietro Montrone, ha condannato a pene tra i sei e i dieci mesi a seconda delle posizioni e al risarcimento dei danni alla parte civile, la Regione Fvg, 16 attivisti di CasaPound responsabili del blitz nel palazzo del Consiglio regionale Fvg nel 2020. I militanti entrarono senza autorizzazione e giunsero fino al secondo piano facendo irruzione nell’aula consiliare dove era riunita una Commissione sul tema dei migranti. Gli attivisti, con un megafono, lessero una sorta di proclama sul fenomeno migratorio dando vita a una protesta. Lo rende noto il sito de Il Gazzettino precisando che la vicenda giudiziaria si è conclusa ieri. L’accusa è di aver causato l’interruzione o comunque aver turbato la regolamentazione di un ufficio pubblico; tutti sono stati condannati con l’aggravante di aver fatto irruzione in più di cinque persone. In particolare, specifica Il Gazzettino, Francesco Clun, di 35 anni, di Trieste, ex dipendente proprio della Regione Fvg, e Nicola Di Bortolo, di 34, di Maniago (Pordenone) (rispettivamente responsabile Giuliano e regionale del movimento), sono stati condannati a dieci mesi di reclusione in quanto responsabili dell’organizzazione dell’azione. Pena ridotta a sei mesi di reclusione per gli altri 14 militanti, che ad esclusione di un campano, sono tutti del Fvg. I 16 – difesi dall’avvocato di Udine Giovanni Adami sono stati anche condannati a risarcire il danno, quantificato in 10mila euro e le spese legali, per 3mila euro. (ANSA).