(ANSA) – BRUXELLES, 27 LUG – L’onda lunga delle polemiche sulle cerimonia d’apertura dei Giochi di Parigi arriva fino in Transilvania, dove il premier ungherese Viktor Orban in trasferta non ha perso l’occasione per lanciare la sua nuova invettiva contro "la debolezza e la disintegrazione dell’Occidente". Lo spettacolo sulla Senna che ha reso omaggio a una Francia multietnica e ha messo in risalto la comunità Lgbtq+ è l’emblema del "vuoto morale", ha attaccato il premier magiaro dalla scuola estiva di Baile Tusnad facendo riferimento alle drag queen che ricreavano l’Ultima cena di Cristo. "Si perdono gradualmente i legami metafisici, con Dio, la patria e la famiglia" e questo "ha portato all’assenza di moralità pubblica, come si può vedere dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi", ha affermato, aggiungendo che "i valori occidentali, a lungo ritenuti universali, sono considerati sempre più inaccettabili e rifiutati da molti Paesi del mondo" come Cina, India, Turchia e Paesi arabi. (ANSA).