Dopo due giorni di ricerche è stato trovato e recuperato a più di 200 metri di profondità il corpo senza vita del turista tedesco 51enne, Fraedrich Tim, scomparso nelle acque del Lago di Como tra Dongo e Colico martedì scorso.
E’ stato individuato dal R.O.V. (Remotely Operated Vehicle) dei vigili del fuoco, un veicolo sottomarino dotato di telecamere e braccio meccanico pilotato da una postazione remota, utilizzato nelle ricerche in acque con caratteristiche tali da non essere compatibili con l’impiego di un sommozzatore.
Il corpo si trovava a una profondità di 203 metri nello spazio di lago fra Dongo e Piona.
L’allarme era scattato attorno alle 14 di martedì. L’uomo si era tuffato da una barca presa a noleggio con la famiglia per aiutare il figlio di 12 anni che era in difficoltà in acqua mentre faceva il bagno. Il ragazzino era poi stato tratto in salvo mentre il padre dopo il tuffo non è più riemerso, forse in seguito ad un malore.
Impegnati nelle ricerche Guardia Costiera, vigili del fuoco e carabinieri. Sin da subito è stata fornita assistenza alla moglie del 51enne e ai due figli (di 12 e 17 anni).
Le ricerche sono state svolte inizialmente anche con gli elicotteri che hanno sorvolato il luogo della tragedia e i sommozzatori.
Soltanto pochi giorni fa un’altra gita sul lago si era trasformata in dramma per una giovane coppia di turisti inglesi.
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