(ANSA) – MARSALA, 23 LUG – "Ancora oggi nel territorio c’è una diffusa omertà. Gli accertamenti in Procura vengono svolti tramite specifiche attività d’indagine e sono rarissime le testimonianze della gente comune". L’ha detto il procuratore di Marsala Fernando Asaro al primo dei quattro incontri sul tema "Ricordando Paolo Borsellino – Come seguire il suo esempio". Il magistrato ucciso 32 anni fa fu procuratore a Marsala. Gli incontri sono organizzati dal Centro "I Giusti di Sicilia" nei locali confiscati alla mafia, in piazza della Vittoria, gestiti da padre Francesco Fiorino. "Assenza totale – ha continuato il magistrato – di denunce per usura, evasione fiscale. E allora lo sforzo è tutto nostro, della Procura e delle forze dell’ordine, ma diventa più difficile se non vi è una vera denuncia". Su Paolo Borsellino Asaro ha detto che "è un esempio di etica professionale per tutti noi. Un esempio ancora attuale, in un momento in cui la magistratura si trova un po’ nell’occhio del ciclone per una serie di interventi e riforme che vengono proposte in Parlamento, alcune delle quali già approvate. Paolo Borsellino ha dimostrato la sua piena autonomia e indipendenza da ogni forma di potere e lo ha realizzato qui a Marsala per circa sei anni, svolgendo il ruolo di procuratore in modo da poter investigare e creare una squadra finalizzata a svolgere l’attività d’indagine a 360 gradi. Questo è il grande insegnamento che dà non solo ai magistrati e agli operatori del diritto, ma anche alla cittadinanza. Borsellino teneva molto al risveglio delle coscienze". (ANSA).