“Non sempre è facile riconoscere i segnali, spesso le vittime non parlano in famiglia. Io non mi ero accorta di nulla”, a parlare è Teresa Manes, mamma di Andrea.
Andrea il 20 novembre del 2012 si è tolto la vita nella sua casa di Roma, sua madre oggi era a Como all’istituto Da Vinci – Ripamonti a parlare ai ragazzi di quanto dura possa essere finire al centro di attenzioni indesiderate per i motivi più banali. Teresa Manes è stata una delle relatrici del convegno “Il bullismo in classe e on line: come si manifesta e come si contrasta”. Da tempo infatti è in prima linea per sensibilizzare i giovani e le loro famiglie su un tema di strettissima attualità. Secondo un’indagine svolta dal gruppo “Semi di melo” in collaborazione con l’università Bicocca, in Lombardia sarebbero 71mila i ragazzi tra i 15 e i 24 anni ad aver avuto esperienza diretta di episodi di cyberbullismo, mentre oltre 230mila hanno amici che hanno avuto questi problemi. Le minacce possono essere dirette, spesso accadono tra i banchi di scuola, ma nell’era di internet viaggiano facilmente on line.
Regione Lombardia è in prima linea con una recente legge. Fondamentale fare rete e, soprattutto da parte dei genitori, non sottovalutare alcun segnale
Tra gli organizzatori del convegno il Kiwanis Club Como che attraverso delle cartoline, distribuite oggi, vuole fornire uno strumento in più per aiutare le vittime. La campagna ha lo slogan #Iodiconoalbullismo