(ANSA) – ROMA, 23 LUG – E’ inammissibile la questione di rettifica di attribuzione di sesso in "un genere non binario" nell’atto di nascita ma tocca al legislatore affrontare il tema in quanto "primo interprete della sensibilità sociale". Lo ha deciso la Corte Costituzionale in riferimento ad una questione di legittimità sollevata dal Tribunale di Bolzano dopo la richiesta di un transgender, biologicamente donna ma che stava transitando nel genere maschile, che voleva rettificare il sesso nell’atto di nascita da ‘femminile’ ad ‘altro’. (ANSA).