(ANSA) – TORINO, 18 LUG – È partita da piazza Carignano, a Torino, la raccolta firme per proporre il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, iniziativa promossa da un comitato di una trentina di realtà, fra cui Cgil e Uil, partiti politici come Pd, Sinistra Ecologista e Avs, DemoS, Più Europa, M5s, e associazioni come Libera e Anpi. Questa mattina il primo dei banchetti che si susseguiranno nelle prossime settimane con l’obiettivo, dice il segretario generale Cgil Piemonte Giorgio Airaudo, "di arrivare alle 500mila firme per metà agosto". "Vogliamo che decidano i cittadini se vogliono più autonomia o più intervento dello Stato – prosegue -. Noi diciamo che serve più Stato, con più efficienza, efficacia e trasparenza e lo diciamo nell’interesse dei più deboli. Vogliamo difendere l’articolo 5 della Costituzione, l’Italia è una e indivisibile, pensiamo che le persone più fragili, deboli, che non hanno voce hanno bisogno che l’Italia sia una e indivisibile". Fra i temi più citati, la sanita e la scuola, come sottolinea anche il segretario generale Uil Piemonte, Gianni Cortese, che parla di una legge che "mette a rischio qualità della democrazia, coesione sociale, fruizione dei diritti di cittadinanza e anche la contrattazione nazionale collettiva. Non può esistere un Paese – aggiunge – in cui i servizi, soprattutto quelli fondamentali, sono legati al luogo di residenza. Questa mattina siamo partiti col piede giusto". In piazza anche il senatore Pd Andrea Giorgio, per il quale "questa riforma è dannosa per l’intero Paese, aggrava e accresce le disuguaglianze fra nord e sud, ma fa male anche al nord e al tessuto produttivo delle regioni più strutturate, fa male anche alle economie più avanzate". (ANSA).