L’instabilità climatica che ha caratterizzato i mesi di maggio e giugno ha penalizzato il turismo sul Lago di Como, ma l’arrivo del caldo nelle ultime settimane ha risollevato l’umore degli albergatori e le prospettive per l’estate 2024 sono ottime.
Gli albergatori sono soddisfatti delle presenze registrate, anche quando si parla di overtourism. “Meglio overtourism che il Lago vuoto – dice Luca Leoni, presidente dell’Associazione Albergatori di Confcommercio Como – Significa che la provincia è viva. Obiettivo è destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici. L’anello debole, nonostante gli sforzi compiuti, è ancora rappresentato dai servizi, in primis i trasporti”.
Ottime presenze registrate anche sul ramo lecchese del Lago di Como. Nel 2023 quella di Lecco è stata, con il 73%, la seconda provincia lombarda, dopo Como, per presenze di turisti internazionali.