(ANSA) – AOSTA, 15 LUG – "Ci deve essere stata una piccola frana da più in alto, che ha coinvolto la sosta, strappando la cordata dalla parete e facendola precipitare. La corda di Peirano è stata tranciata, miracolosamente, evitando una terza vittima. Si è trattato di una vera sfortunata tragedia". Questa, riporta il presidente generale del Caai, Mauro Penasa, la ricostruzione dell’unico sopravvissuto, il ligure Luciano Peirano, all’incidente di ieri costato la vita agli alpinisti Marco Bagliani, di 59 anni, di Torino, e Luca Giribone (34) di Bricherasio (Torino), precipitati per 200 metri sul Mont Greuvetta, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. Al momento dell’incidente "Giribone – riferisce Penasa – era alla sosta al termine dell’ultimo tiro difficile della via Manera-Sant’Unione. Aveva recuperato in sosta Bagliani, e i due stavano recuperando Peirano". Anche se "Peirano, che stava salendo, non ha visto la frana, c’è un segno di distacco qualche metro sopra la sosta. Una sosta su terreno relativamente appoggiato, quindi poco sollecitata dagli alpinisti". Si sarebbe trattato quindi di una "fatalità legata al terreno meno compatto" e non di "un errore di scelta del punto di sosta", specifica Penasa. Come le due vittime, anche Peirano è socio del Club alpino accademico italiano presieduto da Penasa. (ANSA).