Asili nido di Como, sindacati e genitori contro il Comune.
All’’indomani della sentenza del Consiglio di Stato che ha disposto la sospensione della delibera con cui la giunta aveva riorganizzato i servizi educativi, determinando la chiusura della struttura di via Passeri e per l’anno 2025 del nido di Monte Olimpino, le organizzazioni sindacali e il Comitato “A misura di famiglia” hanno chiesto urgentemente un incontro al sindaco Alessandro Rapinese perchè ritengono necessario sedersi al tavolo e fare chiarezza. “Il quadro di incertezza sulla prossima gestione del servizio educativo mette in difficoltà le famiglie che a settembre dovranno organizzarsi tra impegni di lavoro e di cura dei figli”.
Si legge nella nota diffusa. “Ad oggi nessuna risposta è arrivata dall’amministrazione. Persegue un atteggiamento di chiusura al confronto, che nega la possibilità di costruire un percorso di inclusione e soluzioni da poter condividere”.
Viene ribadito che nell’interesse di tutela dei bambini, a sostegno delle famiglie e del personale le scelte da compiersi debbano assicurare la
prossimità del servizio sul territorio e confermare l’integrazione con il sistema di istruzione, a garanzia della continuità educativa, così come indicato nella stessa sentenza