Il Comune di Como si è riappropriato di Villa Geno, la cui convenzione di cessione ai privati era scaduta. La notizia è di ieri (QUI I DETTAGLI). Oggi, il Pd di Como attacca il sindaco Alessandro Rapinese su questa scelta.
“L’obiettivo dichiarato dal sindaco è quello di tenere la villa nelle mani del Comune, rendendola nuovamente fruibile al pubblico – scrivono i consiglieri comunali dem Patrizia Lissi e Stefano Legnani – Una decisione che comporta la rinuncia a 150mila euro annui, senza però una benché minima idea di che cosa farci. Come avvenuto per il Politeama, per il quale sono stati messi fondi a bilancio senza ancora non un progetto, ma neanche un vago piano per la destinazione d’uso, in questo caso l’Amministrazione ha deciso di rinunciare a un’entrata certa e di importo significativo, mentre aumenta le tariffe, ad esempio dei parcheggi e delle mense scolastiche, per fare cassa. Il tutto senza ancora avere ben chiari gli obiettivi e i lavori da effettuare per riaprirla al pubblico. Il rischio è che Villa Geno resti inutilizzata per molto tempo”.