Il Lago di Como diventa un tappeto di detriti. Uno degli effetti delle precipitazioni che hanno colpito il territorio è l’arrivo di detriti nel Lario, materiale in gran parte legnoso, come tronchi e rami. La situazione peggiore nella zona dell’hangar, dove il materiale si è accumulato in grande quantità.
Legna e rifiuti di ogni genere trasportati dalle acque. In mattinata dopo un sopralluogo con i tecnici del settore ambiente del Comune di Como, Aprica è intervenuta con il battello spazzino per rimuovere il materiale. Sospesi i voli degli idrovolanti e disagi anche per i battelli della navigazione. “Per la pulizia del lago sono attivi il battello spazzino e una chiatta con una ruspa che pesca il materiale dall’acqua – ha spiegato l’assessore Protezione civile e ambiente Michele Cappelletti – Rami e tronchi vengono scaricati nella zona dell’hangar e poi trasportati via da camion”.
Il Lago di Como resta sorvegliato speciale. Il livello del Lario nel pomeriggio ha raggiunto i 119 centimetri. Questa mattina è rimasta chiusa al traffico una corsia del lungolago. Verso le 11, la polizia locale ha riaperto la corsia centrale del lungolago eliminando così il restringimento. Inevitabili i rallentamenti che si sono formati soprattutto nelle prime ore della mattina in zona Sant’Agostino. Resta chiusa la diga foranea.
Le zone maggiormente colpite dalle forti precipitazioni sono state Uggiate, Ronago, Faloppio, Albiolo, Solbiate con Cagno, dove in poche ore si sono registrati 40 interventi di soccorso da parte dei vigili del fuoco. Sempre a causa del maltempo è stata chiusa poi riaperta ieri sera la statale Regina all’altezza di Colonno. Disagi per gli automobilisti diretti ad Argegno che non erano a conoscenza della chiusura dell’arteria stradale.