Le arringhe, per una volta, saranno davanti al tribunale di Como e non nelle aule. Una maratona oratoria che domani mattina coinvolgerà gli avvocati comaschi ma anche operatori, magistrati, volontari, cittadini. Un’iniziativa aperta, nata per denunciare “la condizione insopportabile nelle carceri italiane, che sta portando a un numero di suicidi senza precedenti”, come spiega il presidente delle Camere penali di Como e Lecco Edoardo Pacia.
Per tre giorni, da mercoledì a venerdì, la giunta dell’Unione Camere Penali Italiane ha proclamato tre giornate di astensione dalle udienze per denunciare pubblicamente la terribile situazione del nostro sistema carcerario. “A fronte di una frequenza di suicidi di detenuti impietosa e impressionante che mai prima d’ora si era registrata – dice Pacia – si rileva tanto la mancanza di un programma di riforme strutturali e di ripensamento dell’intera esecuzione penale, quanto l’irresponsabile indifferenza della politica di fronte al dramma del sovraffollamento e alla tragedia dei suicidi. La sofferenza riguarda anche gli istituti minorili, che registrano un incremento record di accessi e sono in condizioni di grande sofferenza con ovvie ricadute sotto il profilo della sicurezza”.
Accanto all’astensione dalle udienze, domani farà tappa a Como la maratona oratoria. “E’ un modo per mostrare alla società civile
la condizione inumana dei detenuti, il degrado della realtà carceraria e le inefficienze del sistema”, spiega Edoardo Pacia. Dalle 10 alle 14, davanti al tribunale di Como, avvocati, magistrati, operatori, volontari che a vario titolo prestano la propria opera nelle carceri o in favore dei detenuti, politici e cittadini si alterneranno al microfono in una staffetta per sensibilizzare l’opinione pubblica.