Il nido Magnolia di via Passeri a Como non chiuderà a settembre. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un gruppo di genitori contro il Comune e ha dunque di fatto sospeso la decisione del sindaco Alessandro Rapinese e della giunta di Palazzo Cernezzi, che nel marzo scorso hanno decretato la chiusura della struttura in centro città, oltre che del Coccinella di Monte Olimpino.
Il Tar, tribunale amministrativo della Lombardia, non aveva accolto l’istanza dei genitori. Difese dai legali Ruggero Tumbiolo e Giovanni Murgia, le famiglie non si sono arrese e si sono rivolte al Consiglio di Stato. Ieri a Roma la discussione e quindi, al termine della camera di consiglio, la decisione e l’ordinanza firmata dal presidente Paolo Giovanni Nicolò Lotti. I giudici sospendono la chiusura e trasmettono poi l’ordinanza al Tar, che dovrà fissare un’udienza per entrare nel merito.
“Il Consiglio di Stato riconosce come i genitori abbiamo un interesse qualificato, contrariamente a quanto aveva stabilito il Tar – commentano i legali Tumbiolo e Murgia – E’ un risultato importante, anche perché le famiglie che hanno fatto ricorso e si sono esposte rappresentano anche altri genitori, senza contare le 3.300 firme raccolte contro la chiusura del nido”.
Il nido di via Passeri nell’anno scolastico appena concluso ha accolto 32 bambini e, nelle intenzioni del Comune, a settembre non dovrebbe più riaprire. Indicando l’istanza di sospensiva “meritevole di accoglimento”, il Consiglio di Stato riconosce che la chiusura del nido è un “pregiudizio alla continuità del percorso formativo di bambini in tenera età nello stesso ambiente prescolare e nella comunità di riferimento”. I giudici evidenziano inoltre la “necessità di approfondimento dell’analisi costi benefici e di comparazione con gli interessi contrapposti dei privati”, mettendo in luce anche “la presenza nello stesso edificio della scuola dell’infanzia e quindi la continuità educativa dalla nascita ai sei anni”. Infine, il documento evidenzia anche la qualità del servizio e il rischio legato alla decisione del Comune di “aumentare negli altri asili nido i posti sino al massimo e anche oltre il limite”.
“Per prima cosa abbiamo piena fiducia nella Repubblica e nella sua giustizia – è il commento del sindaco Alessandro Rapinese – In secondo luogo gli avvocati comunali e le politiche educative stanno studiando come dare esecuzione al provvedimento dell’autorità giudiziaria”.
“Ci rende molto felici che il Consiglio di Stato abbia riconosciuto l’importanza degli asili nido territoriali e dei valori e delle peculiarità di cui sono portatori – esultano il segretario cittadino del Pd Daniele Valsecchi e i consiglieri comunali – Riteniamo che questo debba essere un nuovo punto di partenza, per iniziare a pensare al territorio cittadino in maniera diversa. Continueremo a lavorare accanto ai genitori comaschi, affinché, a questa prima vittoria della città, possano seguire azioni concrete”.