(ANSA) – GENOVA, 04 LUG – Greenpeace, presente al Porto Antico di Genova con la nave rompighiaccio Arctic Sunrise in vista della spedizione "C’è di mezzo il mare 2024", ha partecipato nei giorni scorsi alla manifestazione contro il rigassificatore a Savona ma non ha potuto attraccare nel porto savonese. A spiegare cosa sia successo è Alessandro Giannini dell’unità che si occupa di politica e scienze per Greenpeace Italia. "A Savona l’unico posto dove può andare questa nave è un molo che è di proprietà privata ed è sottoposto a dei vincoli per le crociere e per l’antiterrorismo e va bene. Però il risultato è stato che ci hanno detto "sì potete venire" ma l’accessibilità sarebbe stata quasi nulla e soprattutto per fare un evento a bordo volevano l’elenco completo delle persone. Ora, consegnare un elenco completo di chi è contrario al rigassificatore a Savona suona molto di schedatura e quindi a questa cosa noi ci siamo rifiutati in accordo con i comitati perché noi questa iniziativa l’abbiamo fatta con loro". "E’ un segnale che non tranquillizza – ha concluso Giannini -: l’idea che l’uso degli spazi per una nave di Greenpeace, notoriamente pacifisti, non siano consentiti dovrebbe far suonare un campanello d’allarme. Noi siamo qui per sostenere chi protesta in maniera e pacifica e non violenta e quello è un discrimine molto chiaro per noi". (ANSA).