(ANSA) – ROMA, 28 GIU – "Nel momento in cui ci incontriamo qui oggi, ci sono 250 milioni di bambini fuori dalla scuola. Un aumento di 6 milioni dal 2021. Tra questi ci sono 100 milioni di bambini in Africa". Lo ha detto la direttrice generale dell’Unicef Catherin Russell intervenuta oggi alla riunione dei ministri dell’Istruzione-G7 Italia 2024 a Trieste. Russell ha aperto il suo discorso spiegando che è venuta a Trieste direttamente da Sudan, "dove quasi un’intera popolazione di bambini in età scolare, circa 17 milioni di bambini, non va a scuola da quando la guerra è iniziata un anno fa. Ho visitato un centro Unicef polveroso e caldo, pieno di bambini fuggiti dal conflitto. Molte delle ragazze presenti mi hanno raccontato di aver perso tutto: vestiti, case, amici e scuole. Mentre il loro mondo si è sgretolato, il loro messaggio per me è stato chiarissimo. ‘Vogliamo tornare a casa e vogliamo tornare a scuola’. Ho condiviso questa storia con voi oggi perché nonostante le terribili avversità subite, hanno ancora speranza il loro futuro e di tornare a scuola. Sognano ancora di diventare avvocati, medici e architetti. Come comunità globale stiamo deludendo queste ragazze e altre centinaia di milioni di bambini come loro mondo" ed ha citato "gli altri milioni di bambini nella Repubblica Democratica del Congo, a Gaza, ad Haiti" e in Ucraina. Russel ha sottolineato che l”Unicef è "determinato a garantire il diritto all’istruzione per queste ragazze e per tutti i bambini. Non possiamo permettere che queste ragazze vengano lasciate indietro" ed ha suggerito alcune priorità ."Innanzitutto – ha proposto – dobbiamo migliorare la qualità e l’impatto dell’istruzione. Non basta portare i bambini a scuola… dobbiamo assicurarci che i bambini imparino davvero. In secondo luogo, dobbiamo usare l’innovazione e le tecnologie per raggiungere più bambini con l’istruzione di alta qualità, soprattutto le ragazze. Dobbiamo pensare bene a come l’Intelligenza Artificiale ci possa aiutare in questo sforzo. Istruire i bambini del mondo è un programma ambizioso e richiederà sforzi massicci e coordinati. Come Paesi del G7 – ha concluso – avete un ruolo indispensabile da svolgere". (ANSA).