Commercianti e lavoratori autonomi completamente sconosciuti al fisco. Complessivamente, 132 evasori totali, scoperti dalla guardia di finanza di Como da gennaio dello scorso anno alla fine del maggio scorso. Le fiamme gialle hanno individuato anche 330 lavoratori in nero o irregolari e accertato 18 casi di evasione fiscale internazionale. Per reati tributari sono stati sette gli arresti e 214 le denunce.
Il contrasto alle irregolarità in tema di lavoro e fisco è tra le priorità delle fiamme gialle. In occasione del 250esimo anniversario della fondazione della guardia di finanza, il comandante provinciale di Como, colonnello Michele Donega, ha tracciato un bilancio delle attività del 2023 e dei primi cinque mesi del 2024.
Controlli anche sul corretto utilizzo dei fondi pubblici, con un’attenzione particolare alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le fiamme gialle hanno verificato la corretta esecuzione di opere e appalti pubblici per 87 milioni di euro. Sul fronte della lotta alle frodi sui finanziamenti in ambito previdenziale e assistenziale sono stati accertati 16,5 milioni di euro di contributi ottenuti senza averne diritto.
Nel mirino anche le attività della criminalità organizzata. Le fiamme gialle hanno denunciato 36 persone per riciclaggio e autoriciclaggio e ricostruito operazioni illecite per 22 milioni di euro.
Le fiamme gialle comasche hanno lavorato anche sul territorio, per la prevenzione e il contrasto di furti e attività di spaccio. Sequestrati complessivamente 407 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e marijuana ma anche cocaina e metanfetamine.
Le attività legate alla tutela del commercio e del made in Italy sono sfociate nel sequestro di 300mila prodotti contraffatti, con 65 persone denunciate.