Una gara molto sentita. Forse più dai rossocrociati che, a ben vedere, non vantano trofei di grande rilievo nella loro bacheca e che per ora si devono accontentare della gioia di qualche exploit. E quale avversario migliore, se non l’Italia?
Sabato alle 18 a Berlino negli ottavi di finale degli Europei la squadra di mister Luciano Spalletti è attesa proprio dagli elevetici. Avversari da non sottovalutare. Nel girone hanno messo in difficoltà la Germania e, senza andare lontani, hanno eliminato proprio gli azzurri nelle ultime qualificazioni mondiali.
Rivalità calcistica che da queste parti nella zona di confine è logicamente più sentita. Qui ha acquisito anche una valenza che al di là dello sport sfocia nella politica, con gli strali di alcuni partiti ticinesi, che un giorno sì e l’altro pure non perdono l’occasione – lo sappiamo bene – per dare la colpa di ogni loro problematica ai frontalieri. Questi ultimi sanno che in caso di sconfitta, arriveranno gli sfottò. Cosa peraltro reciproca in caso di vittoria.
Non mancano, poi, rossocrociati che ammirano il calcio italiano, e piuttosto che tifare il Lugano, seguono più volentieri Inter, Juventus, Milan e ora anche il Como neopromosso in serie A. In molti, peraltro, non dimenticano che in occasione della vittoria dell’Italia agli Europei del 2021, numerosi ticinesi erano venuti sul Lario per partecipare ai caroselli di festa.
Al match manca qualche giorno, ma l’attesa è già febbrile. Un’ansia che, è facile pensarlo, crescerà di giorno in giorno al di qua e al di là del confine.