Viale Geno colpisce ancora. Anzi: a colpire, per l’ennesima volta, è la negligenza del Comune di Como nella manutenzione di uno degli angoli più affascinanti, turistici e frequentati dalla città.
Un runner comasco venerdì sera è inciampato in una delle mille buche sparse per viale Geno, rimediando una brutta distorsione e ovviamente uno stop forzato dall’attività sportiva. È solo l’ultimo di una serie di episodi simili. Andò peggio, ad esempio, alla ragazzina che nel giugno del 2013 inciampò in una buca davanti a Villa Geno: frattura scomposta del femore sinistro. Calvario di operazioni e riabilitazioni, un’invalidità permanente dell’11% e un danno, riconosciuto dal Tribunale, risarcito con 50mila euro.
Nel gennaio del 2016 un altro infortunio serio. Una donna era caduta in una buca dopo aver parcheggiato l’auto in viale Geno: trauma facciale, frattura delle ossa nasali, lussazione di un dito. Esito finale: danno biologico permanente del 4,5% accertato dalla stessa compagnia che segue Palazzo Cernezzi.
Venerdì sera, come anticipato, un altro episodio. Attorno alle 20, complice un’illuminazione della zona tutt’altro che adeguata, un maratoneta comasco è inciampato in una profonda buca alla fine del viale, vicino alla villa: la caviglia si è girata verso l’interno, costringendo lo sportivo a interrompere l’allenamento e a zoppicare fino al punto di partenza.
Il giorno successivo la caviglia si è gonfiata, così lo sportivo è andato da uno specialista. Referto: distorsione di secondo grado con versamento di sangue. Fasciatura e stop forzato dagli allenamenti.
Questo è il terzo episodio ad arrivare alle cronache, ma ovviamente i casi saranno molti di più. Viene da chiedersi quanti altri cittadini debbano infortunarsi prima che il Comune di Como decida di mettere mano a questo scempio antiestetico e pericoloso.