(di Alessandra Baldini) (ANSA) – NEW YORK, 25 GIU – Quarantacinque righe che cambiarono la storia del mondo: la lettera di Albert Einstein al presidente Franklin Delano Roosevelt per prevenire l’atomica di Hitler andrà all’asta da Christie’s alla fine dell’estate con una stima tra 4 e 6 milioni di dollari. Il premio Nobel la firmò quasi per caso e fu la molla che fece scattare il Progetto Manhattan. Nel messaggio del 2 agosto 1939, il padre della relatività informò Roosevelt che i tedeschi avevano scoperto una forma di uranio che avrebbe potuto essere usata per un’arma di distruzione di massa. Offerta il 10 settembre a New York, la lettera viene dalla collezione del co-fondatore di Microsoft Paul Allen la cui raccolta d’arte, dispersa da Christie’s nel 2022, totalizzò incassi record per 1,62 miliardi di dollari. La casa d’aste dedica tre vendite – due online che chiudono il 12 settembre e quella del 10 settembre in persona – a materiali raccolti da Allen, uno dei padri dell’informatica moderna, a documentazione della storia dell’ingegno umano. "Mai prima d’ora il mercato aveva visto una collezione di tale diversità che coniuga perfettamente la storia della scienza e il genio tecnologico", ha commentato Marc Porter, il presidente di Christie’s America. Tutti i proventi delle aste andranno a iniziative filantropiche care al tycoon, morto sei anni fa a Seattle a causa di un linfoma. Fu sulla spinta della lettera di Einstein che la Casa Bianca mise in moto la macchina che portò sei anni più tardi alle atomiche di Hiroshima e Nagasaki, un processo drammatizzato dal film Oppenheimer di Christopher Nolan che quest’anno ha fatto man bassa di Oscar. Del messaggio (a scriverne il testo fu in realtà il fisico ungherese Leo Szilard e il Nobel si limitò a metterci la firma, rimpiangendo peraltro la decisione dopo averne visto le apocalittiche conseguenze) esistono due esemplari identici: l’altro è nella collezione della Biblioteca Presidenziale Franklin D. Roosevelt a Hyde Park nello stato di New York. L’asta del 10 settembre, durante la quale verrà offerta con una stima di 80-100 mila dollari anche la tuta dell’astronauta del progetto Gemini Ed White (il primo nel 1965 a passeggiare nello spazio), sarà accompagnata da altre due vendite online. La prima, intitolata Firsts, è dedicata alla storia del computer: tra i pezzi forti c’è un computer che Allen contribuì a restaurare, un DEC PDP-10: KI-10 (stima 30 mila-50 mila dollari) costruito nel 1971 e parte della serie Pdp-10 precedente alla fondazione di Microsoft. La seconda vendita, Over the Horizon: Art of the Future, coniuga invece i due interessi di Allen, per l’arte e la conquista dello spazio: tra le opere c’è Saturno visto da Titano (stima tra 30 mila e 50 mila dollari,) un quadro dipinto nel 1952 da Chesley Bonestell, l’artista più popolare dell’era della corsa allo spazio durante la guerra fredda. (ANSA).