(ANSA) – ROMA, 22 GIU – L’ex marine statunitense Paul Whelan ha superato i 2 mila giorni di detenzione in Russia segnando un’altra triste pietra miliare: si tratta di "un’incredibile quantità di tempo" in detenzione "per un crimine mai avvenuto", ha detto alla Cnn. Whelan è stato arrestato il 28 dicembre 2018 e sta scontando una condanna a 16 anni per spionaggio, un’accusa che lui ha sempre negato e il governo degli Stati Uniti ritiene infondata. Ora il detenuto Usa, dal suo remoto campo di prigionia a Mordovia, chiede che il governo degli Stati Uniti prenda "più sul serio" la sua vicenda. "Dovrebbero essere intraprese azioni decisive", ha detto, "Washington deve riuscire e fare qualcosa: riempire Guantanamo Bay con funzionari russi, arrestare spie russe, fare qualcosa che faccia che il Cremlino, se ne accorga e dica: ‘Okay, sì, giusto, ora è il momento che noi ci riprendiamo Evan (Gershkovich) e Paul e chiudiamo qui". ha affermato. (ANSA).