(ANSA) – TARANTO, 21 GIU – "E sconcertante che nel 2024, in un Paese come l’Italia, ci siano degli scenari in cui si debba scegliere tra il diritto al lavoro e la propria salute. Sarebbe interessante generare una discussione, anche comprendere se una parte dei fondi del Pnrr possa essere destinata a una riqualificazione degna di tale nome dell’ex Ilva perchè ad oggi secondo me non sono stati fatti gli investimenti necessari. Mi parlavano anche di cumuli di amianto ancora lì, è uno scenario distopico". Lo ha detto a Taranto il rapper Fedez presentando una iniziativa congiunta con il presidente del Codacons Carlo Rienzi a favore della comunità di Taranto, alle prese – è stato detto – con l’emergenza sanitaria e ambientale causata negli anni dalle emissioni dello stabilimento siderurgico. Dopo anni di battaglie legali e botta e risposta sui social, "io e il Codacons – ha spiegato l’artista – banalmente ci siamo seduti a un tavolo decisi di finire questo contenzioso che avrebbe portato fondamentalmente a nulla e di suggellare questa pace cercando di accendere un riflettore rispetto a questa problematica che ha bisogno di essere diramata e di avere eco. La nostra idea è di cercare di utilizzare come veicolo l’onda mediatica del nostro incontro facendo una battaglia comune. A latere c’è anche una mia donazione al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Taranto, ma non fa parte della progettualità. Vita natural durante cercheremo di portare il tema più in alto possibile per far sì che ne parli". Alla conferenza ha partecipato anche Valerio Cecinati, direttore del reparto di Oncoematologia pediatrica intitolato a Nadia Toffa, l’inviata del programma Le Iene che si attivò per supportare l’iniziativa del mini bar del rione Tamburi della vendita delle magliette ‘Ie Jesche Pacce Pe Te’ con cui furono raccolti 500mila euro per l’attivazione dello stesso reparto. Il presidente del Codacons Rienzi ha confermato che i legali dell’associazione hanno presentato alla Corte d’Assise d’appello di Taranto una istanza per ottenere il raddoppio (da cinquemila a diecimila euro) della provvisionale provvisoria riconosciuta nella sentenza di primo grado del processo Ambiente svenduto alle parti civili rappresentate in giudizio dall’associazione. (ANSA).