(ANSA) – ROMA, 20 GIU – Altolà delle opposizioni sull’articolo 10 del ddl sicurezza in esame nelle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera che estende il ‘Daspo urbano’ prevedendo, tra l’altro, la possibilità per il Questore di disporre il divieto di accesso alle stazioni anche a persone denunciate o condannate non in via definitiva negli ultimi 5 anni. "La febbre securitaria della destra produce mostri: praticamente basta una denuncia negli ultimi 5 anni per alcuni reati, anche contro il patrimonio – sottolinea il capogruppo di Avs in commissione Giustizia, Devis Dori – per poter essere sottoposto al Daspo del questore, con la limitazione di diritti costituzionali". "Sul Daspo – sottolinea la pentastellata Valentina D’Orso – la maggioranza svela il suo garantismo di comodo e selettivo: un cittadino comune colpito da una qualsiasi denuncia può subire una limitazione al diritto costituzionalmente garantito della libertà di circolazione. Si tratta, ha detto in Commissione il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, di misure che non prevedono il carcere ed "emesse dal Questore in maniera ponderata, legate alla possibile pericolosità sociale del soggetto". L’esame del provvedimento proseguirà la prossima settimana e molti emendamenti sono per ora accantonati. Tra questi anche quello dell’introduzione delle bodycam per gli agenti prevista in due proposte di modifica uno del Pd e uno della Lega. (ANSA).