Taser per la polizia locale di Como, via libera dalla giunta di Palazzo Cernezzo al nuovo “Regolamento Comunale di disciplina per la sperimentazione di armi a impulsi elettrici”, documento propedeutico alla dotazione sperimentale dell’arma agli agenti. Si tratta della pistola a impulsi elettrici che serve per immobilizzare temporaneamente le persone ritenute pericolose.
Il nuovo testo che disciplina l’utilizzo delle armi a impulsi elettrici dovrà passare al vaglio del consiglio comunale. Se l’esito sarà favorevole allora verrà avviata la sperimentazione- della durata di sei mesi – per due agenti della polizia locale di Como. Terminato il periodo di sperimentazione sarà poi il sindaco della città a valutare l’adozione in via definitiva della pistola a impulsi elettrici definendo anche numero e modalità di indirizzo. Sempre all’interno del documento comunale si legge il perché dell’introduzione della nuova arma in forza al corpo di polizia locale. “La dotazione degli strumenti risulta necessaria per garantire l’ordinata e civile convivenza, il rispetto dei doveri da parte dei cittadini garantendo loro l’effettivo godimento dei diritti e delle libertà di cui sono titolari”, è scritto nel regolamento che attende il parere del consiglio comunale.
Ma come funziona l’arma di cui a breve potrà essere dotata la polizia locale comasca? Il taser è una pistola a impulsi elettrici capace di proiettare due dardi che rimangono collegati all’arma per mezzo di fili conduttori di corrente elettrica, erogata per un tempo non superiore a cinque secondi, con l’obiettivo di inibire tutte le funzioni motorie volontarie del soggetto colpito.
Ora come detto il nuovo “Regolamento Comunale di disciplina per la sperimentazione di armi a impulsi elettrici” dovrà passare all’esame del consiglio di Palazzo Cernezzi poi partirà la sperimentazione.