Vittoria per il Comune di Como nel contenzioso con una società svizzera che aveva fatto causa a Palazzo Cernezzi e chiedeva 55mila franchi per una presunta attività di riscossione delle multe non pagate dagli automobilisti ticinesi sorpresi a violare il Codice della Strada nel capoluogo lariano.
Da tempo, il Comune di Como si affida a società esterne specializzate nel recupero crediti all’estero per riscuotere le multe. Nel 2018, il servizio era stato affidato, con una determina firmata dall’allora comandante della polizia locale Donatello Ghezzo, alla società Nivi, che ha gestito l’attività fino allo scorso anno. A distanza di anni, la società svizzera di recupero crediti Lp Credit Sagl, patrocinata da un avvocato con studio a Lugano, ha citato in giudizio il Comune di Como davanti al pretore aggiunto del distretto di Lugano chiedendo il pagamento di 55mila franchi svizzeri per un servizio di riscossione delle multe in Svizzera che la società avrebbe svolto per conto dell’amministrazione del capoluogo lariano.
Nelle scorse ore, la stessa società Nivi ha fatto saper di aver avuto successo nel contenzioso legale. Il Comune di Como aveva dato incarico proprio a Nivi l’incarico di difendere l’amministrazione nella controversia, a spese della stessa società che si occupava della riscossione delle multe.
Palazzo Cernezzi vince dunque la battaglia legale e senza costi a carico del Comune. “Non avevamo dubbi, eravamo sicuri che l’esito sarebbe stato positivo per l’amministrazione – commenta il sindaco di Como Alessandro Rapinese – Il giudice ha ben interpretato le nostre ragioni. Il Comune di Como non ha avuto alcun rapporto con la società svizzera che ci ha citati in giudizio e la richiesta di soldi non aveva fondamento”.