Campione d’Italia e stipendi d’oro per i dipendenti comunali. I consiglieri d’opposizione scrivono al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Parlano di retribuzioni “ingiustificabili” e “anacronistiche” gli esponenti della lista Campione 2.0, Simone Verda e Gianluca Marchesini. Gli stessi che hanno portato avanti la battaglia sul confine che separa un complesso residenziale in costruzione in terra elvetica dallo storico cimitero e il santuario di Santa Maria dei Ghirli in territorio italiano.
I consiglieri Verda e Marchesini: “Stipendi da oltre 10mila euro”
Ora la questione dei salari dei dipendenti del municipio. Il territorio di Campione per la sua collocazione geografica è interamente circondato dalla giurisdizione svizzera pur facendo parte della provincia di Como. “In passato – spiegano i consiglieri – il comune ricadeva in una zona considerata area doganale di riferimento della Confederazione elvetica oggi invece risulta integrata nei confini dell’Unione Europea”. A cui hanno fatto seguito poi i primi adempimenti ministeriali.
“Rimane di conseguenza imbarazzante – scrivono Verda e Marchesini – verificare che da oltre 4 anni dall’inserimento in Europa i dipendenti del Comune di Campione continuino a percepire stipendi da oltre 10.000 euro mensili netti, forse, ma nemmeno troppo giustificabili prima per il diverso contesto economico, ma anacronistici e arbitrari per l’intera finanza pubblica”. Quindi i numeri: “14,5 dipendenti comunali costano quasi 2.700.000 euro l’anno che corrisponde a quasi un terzo del contributo che lo stato annualmente versa al Comune. Emblematico che il segretario generale del comune percepisce uno stipendio di gran lunga maggiore di al prefetto di Como”.
Il tutto si inserisce in un contesto certamente non roseo se si pensa al dissesto dell’ente e alle difficoltà vissute dall’intero territorio. All’epoca il commissario prefettizio aveva operato un ridimensionamento di personale proprio per alleggerire i costi.
“Chiediamo – dicono rivolgendosi a Mattarella – il suo intervento poiché oggi il dipendente del casinò, società partecipata al 100 per cento dal Comune, i dipendenti delle strutture societarie – a titolo di esempio – percepiscono stipendi in linea a quelli italiani poiché soggetti a questo cambiamento”. “Come si può evidenziare si è creato un mondo di pochi privilegiati e un mondo (quasi la totalità ) di persone che fanno fatica poiché il paese vige in un dissesto economico dal 2018 e le tasse sono al massimo”. Così chiudono la lettera Verda e Marchesini.
La replica del sindaco Canesi: “C’è poco da fare”
Dal canto sul il sindaco di Campione d’Italia, Roberto Canesi, spiega che anche le precedenti amministrazioni avevano chiesto conto della situazione: “Le retribuzioni – spiega – dipendono da normative italiane e il diritto del lavoro ha dato sempre ragione ai dipendenti. C’è poco da fare non possiamo tagliare noi gli stipendi. In passato nel 2018 era già stata ridimensionata una parte delle indennità. Ad oggi non possiamo fare nulla”. Il primo cittadino ha poi chiarito che gli attuali dipendenti del casinò, in quanto nuovi assunti sono vincolati a nuovi contratti “e così – aggiunge – si è ridimensionato lo stipendio ma sulle assunzioni del passato non si può intervenire. Invito comunque i consiglieri – chiude Canesi – a sollevare la questione in Consiglio comunale”.