Lago sempre più trafficato, linea dura contro gli operatori che effettuano servizio di taxi boat in modo abusivo o irregolare. Sei pattuglie della guardia di finanza e due della polizia locale di Como hanno effettuato controlli mirati oggi in viale Geno e in particolare al molo di Sant’Agostino. Accertate cinque situazioni irregolari, con multe fino a 1.200 euro.
I controlli sulle attività dei taxi boat sono stati organizzati dal comando provinciale della guardia di finanza e dal reparto operativo aeronavale, con l’ausilio della polizia locale di Como. Un servizio mirato per contrastare eventuali irregolarità nelle attività dei taxi boat. Impegnate negli accertamenti 6 pattuglie, alcune delle quali anche in borghese, e una motovedetta della guardia di finanza, oltre a 2 pattuglie della polizia locale. La presenza delle forze dell’ordine non è passata inosservata e ha avuto anche un effetto deterrente, almeno stando alla riduzione del traffico nelle acque del lago a Como.
Sono state controllate 15 imbarcazioni. In 3 casi, le forze dell’ordine hanno contestato agli operatori la mancata compilazione dei moduli previsti per registrare i passeggeri. Sono scattate le sanzioni amministrative da 65 a 665 euro.
Altri due operatori invece, come accertato dai finanzieri non avevano installato i misuratori telematici, i dispositivi dotati di modulo fiscale necessari per registrare le operazioni ed emettere lo scontrino. In questi casi, la multa è di 1.200 euro.
Durante i controlli, i militari delle fiamme gialle e gli agenti della polizia locale hanno anche identificato sei persone notate mentre avvicinavano i turisti in viale Geno pubblicizzando giri in barca sul lago. La loro posizione è al vaglio per accertare eventuali irregolarità.