(ANSA) – TEMPIO PAUSANIA, 13 GIU – Il medico legale della parte civile, Lorenzo Marinelli, ha esposto in aula il risultato della sua consulenza sullo stato fisico in cui si trovava la studentessa italo norvegese al momento della presunta violenza sessuale di gruppo contestata a Ciro Grillo, figlio di Beppe, e a tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. Una relazione che si è basata sul racconto della ragazza più volte ascoltata sia dagli investigatori che in aula, dopo la denuncia da lei presentata ai carabinieri della stazione Duomo di Milano nell’estate 2019, appena rientrata dalla vacanza in Costa Smeralda. Secondo il consulente di parte civile, la notte tra il 16 e il 17 luglio di cinque anni fa la studentessa era in uno stato di totale ubriachezza. La ragazza ha dichiarato in più occasioni di aver consumato un ingente quantitativo di alcol nel corso della serata trascorsa in Costa Smeralda, prima con amici nel lounge bar Zamira della Promenade du Port di Porto Cervo, poi nella discoteca Billionaire. La studentessa ha anche detto di essere partita nel tardo pomeriggio del 16 luglio alla volta di Porto Cervo da Porto Pollo, località di Palau dove era in vacanza, e di aver bevuto anche lì due cocktail alcolici. Un altro bicchiere di vino prosecco lo aveva poi bevuto appena arrivata a casa del suo amico Alex Cerato, con cui aveva un appuntamento per uscire e trascorrere la serata nei vari locali di Porto Cervo. Proprio con Cerato era andata al Billionaire dove aveva incontrato il gruppo di genovesi. I ragazzi, avendo riservato un tavolino, avevano a disposizione due bottiglie di alcolici che hanno consumato in undici persone. Altri super alcolici sarebbero stati poi bevuti nella villetta dei Grillo. (ANSA).