(ANSA) – PARIGI, 13 GIU – Diventano tesi anche a sinistra i negoziati per un accordo elettorale in vista della presentazione delle liste per le legislative. Le trattative sono state sospese questa mattina non soltanto sul tema della ripartizione delle circoscrizioni, come affermato nella versione ufficiale fornita dal patron dei comunisti, Fabien Roussel. Ma anche – secondo informazioni di Libération – su alcuni temi di fondo sollevati in particolare dai socialisti e da Raphael Glucksmann nei giorni scorsi: l’antisemitismo, più nel dettaglio le parole usate per definire il 7 ottobre e la guerra di Gaza. Da mesi l’antisemitismo è diventato un dibattito nella gauche, anche la campagna per le europee è stata macchiata addirittura da attacchi antisemiti a Glucksmann, che ha portato la coalizione del PS con il suo Place Publique al terzo posto dietro l’estrema destra e i macroniani. L’entourage di Glucksmann, nei negoziati avviati fin da martedì, ha fatto notare come gli attacchi antisemiti siano stati fomentati dalle intemperanze degli aderenti a La France Insoumise nei suoi confronti. La delegazione di Place Publique è giunta a chiedere che i deputati della sinistra più radicale si sottopongano a corsi di formazione sull’antisemitismo. I seguaci di Jean-Luc Mélenchon si sono sentiti nel mirino, e si sono irrigiditi nella trattativa. Fra l’altro, non hanno finora neppure accettato di escludere dalle liste – come chiedono socialisti ed ecologisti – il deputato Adrien Qauatennens, condannato per violenze domestiche. Per Roussel, "le soluzioni si troveranno", ma una fonte degli ecologisti sostiene che "c’è un blocco sulle circoscrizioni da ripartire fra socialisti e France Insoumise". (ANSA).