(ANSA) – BARI, 11 GIU – La Corte d’Appello di Bari ha ridotto a quattro anni e quattro mesi di reclusione (da 5 anni e 4 mesi) la condanna per l’ex capo della Protezione civile pugliese Mario Lerario, e a 3 anni e 3 mesi di reclusione (da 4 anni) per l’imprenditore foggiano Luca Leccese. Entrambi erano imputati per presunte tangenti che il secondo avrebbe pagato al primo in cambio di appalti. Le difese dei due imputati avevano rinunciato ai motivi d’appello, Lerario fu arrestato in flagranza nel dicembre 2021 dopo aver ricevuto una mazzetta proprio da Leccese. Per altre presunte tangenti in cambio di appalti, Lerario è stato condannato in primo grado (in abbreviato) a 5 anni e 4 mesi insieme all’imprenditore Antonio Illuzzi, condannato invece a 4 anni. Nel procedimento è coinvolto anche l’ex funzionario regionale Antonio Mercurio, che non aveva chiesto riti alternativi e, a marzo, è stato rinviato a giudizio. (ANSA).