(ANSA) – PESCARA, 05 GIU – Un francobollo dedicato al primo presidente, nonché fondatore della As Roma, Italo Foschi – che, citando il Dizionario biografico italiano della Treccani, fu anche ‘fascista e squadrista’ – sarà emesso domani nel corso di una cerimonia a Piazza Piacentini nella capitale: una celebrazione contestata dall’ex ministro Carlo Giovanardi, che ha sollevato il caso in un articolo sulle pagine de ‘Il Riformista’, anche in qualità di componente della Consulta che presso il ministero del Made in Italy esprime il suo parere sulle emissioni di nuovi francobolli. L’iniziativa che celebra i 140 anni dalla nascita (il 7 marzo 1884) di Foschi, originario di Corropoli (Teramo), ha scatenato le proteste di esponenti politici abruzzesi. "Con grande sorpresa, non essendosene mai parlato in Consulta, mi è arrivata la comunicazione di una emissione dedicata a Italo Foschi, a cui si aggiungerà pochi giorni dopo quella per il centenario della morte di Giacomo Matteotti – scrive Giovanardi – Sembra che l’emissione celebrativa faccia riferimento al fatto che nel 1927 Foschi diede vita all’Associazione sportiva Roma di cui fu il primo presidente. Ho segnalato al ministro ed alla presidente della Consulta, sottosegretaria Fausta Bergamotto (anche lei abruzzese, ndr), che ricorre quest’anno l’ottantesimo anniversario della distruzione della allora italianissima città martire di Zara, oggi Croazia. Celebrare negli stessi giorni Foschi e Matteotti e non ricordare l’anniversario delle migliaia di morti di una città martire come Zara è un grave errore, che avrebbe potuto essere evitato se la Consulta fosse stata in tempo utile… consultata". Sulla vicenda interviene il segretario nazionale del Partito della rifondazione comunista, il pescarese Maurizio Acerbo, candidato alle europee per Pace Terra Dignità: "Continua l’opera di santificazione dei fascisti da parte del governo Meloni". Per Acerbo il francobollo commemorativo a Foschi, "noto esponente fascista che rimase tale fino alla repubblica di Salò, quando il paese subiva gli eccidi delle Brigate nere e delle SS", è solo "l’ultima vergogna". Per il consigliere regionale Luciano D’Amico, candidato per il campo largo alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni di marzo e promotore del costituendo Osservatorio antifascista 25 settembre 1943, è "necessario denunciare questa grave offesa alla Repubblica democratica e antifascista. Si rimane costernati – dice – di fronte a un governo che onora chi era dalla parte sbagliata della storia. Senza alcun dubbio ci lasciano le parole che Italo Foschi scrisse ad Amerigo Dumini, alcuni giorni successivi all’agguato mortale al leader socialista Giacomo Matteotti, che di quella scellerata impresa era stato il propulsore: ‘Sei un eroe, degno di tutta la nostra ammirazione’". (ANSA).