Iniziano a delinearsi i contorni della notte di violenza nella centralissima piazza Garibaldi a Cantù (qui il primo lancio). Innanzitutto risultano tre feriti gravi – tutti italiani – e non due come inizialmente trapelato. Una terza persona sarebbe, infatti, stata accompagnata direttamente al presidio di via Domea e dal presidio poi l’informazione sarebbe stata comunicata ai carabinieri che stanno indagando. Da quanto trapela fino a questo momento sembra che nella notte sia scoppiata un’altra maxi rissa (dopo quella avvenuta tra il 10 e l’11 maggio) in cui risulterebbero coinvolte circa 50 persone. Tra bottiglie rotte e transenne usate per colpirsi sono sputati anche i coltelli.
Quattro i mezzi di soccorso (due automediche e due ambulanze) intervenuti attorno alle 3 nel pieno centro di Cantù. Al 33enne e al 44enne accoltellati e soccorsi in codice rosso, quindi massima criticità uno trasportato al Sant’Anna di San Fermo della Battaglia e l’altro al San Gerardo di Monza, si aggiunge un 29enne, anch’egli grave, al presidio di Cantù.
Le indagini sono affidate ai carabinieri, subito intervenuti. Al vaglio ci sarebbero le immagini delle telecamere di sorveglianza. Raccolte anche diverse testimonianze. I militari stanno cercando di risalire ai responsabili. Non si esclude che nella maxi rissa possano essere coinvolti anche dei minorenni appartenenti a baby gang della zona.
La notte di violenza segue a poca distanza altri due episodi simili. Tra il 10 e l’11 maggio, sempre in piazza Garibaldi, era scoppiata una maxi rissa che aveva visto coinvolte un centinaio di persone, in gran parte giovanissimi. Un 23enne era stato ferito al volto con un coccio di bottiglia e altri due erano stati soccorsi. Soltanto pochi giorni dopo, fuori da un locale una lite era degenerata. Feriti a bottigliate un 18enne e un 25enne.